ROAS: (Return on Advertising Spend) Razionalità? Oppure Andare a Sentimento?

Come si calcola il ROAS di una campagna pubblicitaria? Quante volte ti è capitato di spendere soldi in advertising senza riuscire a valutarne il ritorno reale per il tuo marchio in franchising?

ROAS, la formula magica del Marketing applicata al franchising

Ogni imprenditore, ogni franchisor sa bene che per avere successo negli affari deve investire in comunicazione e in pubblicità. Talvolta questi investimenti vengono fatti un po’ a caso affidandosi ad agenzie o professionisti che non essendo specializzati non hanno idea di come ottimizzare il budget affidatogli. I veri marketer sanno che per valutare l’andamento delle campagne pubblicitarie si possono analizzare degli indicatori, i famosi KPI. Tra questi, vi è il ROAS, un indicatore di performance delle campagne pubblicitarie in grado di stabilire qual è stato il ritorno dell’investimento. A differenza del ROI che calcola qual è la redditività del capitale investito dal marchio, il ROAS è una metrica basata esclusivamente sull’advertising. La formula magica è ROAS % = (Entrate della campagna pubblicitaria/costo della pubblicità) * 100.

ROAS

Come si calcola il ROAS di una campagna pubblicitaria franchising?

Quando si pianifica una campagna pubblicitaria è importante aver chiaro da subito quale sia il budget da poter investire. I social media non sono più spazi gratuiti di visibilità. Benché sia gratis pubblicare contenuti, storie e altro, la copertura dei propri post è ridotta ai minimi storici. Quindi per emergere nel mare della concorrenza bisogna prevedere degli investimenti. Le campagne social funzionano come in un sistema ad asta, quindi prima di sederti e competere per acquistare il tuo spazio devi sapere qual è la spesa che puoi permetterti di fare.

Le fasi per definire una campagna social sono:

  • Definizione degli obiettivi della campagna. In questa fase bisogna interrogarsi sul livello di conoscenza del cliente rispetto all’azienda e scegliere se restare in una fase di brand awareness, consideration o conversion.
  • Creazione del target in linea con le buyer personas. Qui bisogna individuare il pubblico o i pubblici destinatari delle azioni di comunicazione che hai individuato come funzionale al tuo business.
  • Impostazione di un tempo di pubblicazione. Scegliere il tempo massimo in cui la campagna deve “girare” online.
  • Definizione del budget da dedicare alla campagna. Vedi sopra!
  • Scelta della piattaforma migliore su cui promuovere i propri servizi e il proprio franchising.
  • Utilizzo di una creatività (copy e immagine e/o video) che sia memorabile. La scelta del formato, del tipo di post, il testo, possono essere mutevoli. Parti dallo storico delle campagne passate e testa diverse soluzioni.
  • Rimando a un’eventuale landing page e/o creazione di un modulo per il reperimento di contatti. Questo è importante soprattutto in fase di “conversion“. Qualora il tuo pubblico sia già caldo (ovvero abbia ricevuto varie informazioni dal marchio) è probabile che compia un’azione verso il brand, lasciando i suoi contatti per ricevere ulteriori informazioni sul franchising.
  • Creazione di automatismi per collegare le varie piattaforme utilizzate e i sistemi di CRM del marchio in franchising.

Una volta creata la campagna per promuovere il franchising è importante monitorarne l’andamento.

Come si valuta il ROAS di una campagna pubblicitaria franchising

roas lead generation

Nel caso di campagne di lead generation, molto comuni nell’ambito dell’affiliazione commerciale, uno dei parametri da considerare è il numero dei contatti. Però questo parametro andrebbe sempre considerato alla stregua del budget investito, della copertura della campagna e del costo contatto e altri parametri che le varie piattaforme ti restituiscono automaticamente. Il mondo del franchising è pieno di agenzie o presunte tali che vendono al franchisor anagrafiche un tanto al chilo spacciandole per lead interessate al business…anche a prezzi superiori ai 15€. Questo costo è davvero alto e sarebbe probabilmente molto più basso se il contatto fosse reperito direttamente sui canali del franchisor. C’è tanta differenza tra prospect e lead. Un contatto che non conosce l’azienda, non ha idea di cosa propone il marchio in franchising, potrebbe non essere un lead qualificato quindi è necessario fare un lavoro importante affinché sia interessato e incoraggiato a compiere un passo verso l’azienda.

Siamo chiari, quando si tratta di potenziali franchisee, l’imprenditore/imprenditrice in erba non sa bene cosa cerca. Sa che vuole intraprendere un percorso imprenditoriale, affidarsi a qualcuno che abbia più esperienza di lui/lei ma difficilmente avrà le idee chiare sul marchio a meno che il marchio stesso non abbia fatto un buon lavoro di comunicazione e sia ben posizionato sul mercato.

Se ti va di approfondire l’argomento e scambiare due chiacchiere, contattaci.

Affianchiamo i franchisor offrendo consulenza e formazione per renderli autonomi nella ideazione, creazione e gestione di campagne social.